Diagnosi e cura della patologia flogistica e neoformativa del cavo-orale e dell’orofaringe


Diagnosi e cura della patologia flogistica e neoformativa del cavo-orale e dell’orofaringe

E’ consuetudine, nella mia routinaria pratica ambulatoriale  trovarmi dinanzi alla patologia infiammatoria del cavo-orale (stomatiti, gengiviti, glossiti)  a causa virale, batterica e micotica che si presentano sotto forma  di gonfiore, arrossamento, ulcere orali (afte) e sanguinamento della mucosa del cavo orale, ma soprattutto  alla patologia infiammatoria dell’orofaringe, ovvero a quella faringo-tonsillare;  le angine.

Sono i virus spesso la causa dei processi infiammatori in sede faringo-tonsillare : virus influenzali e parainfluenzali, adenovirus, Herpes (responsabili dell’angina erpetica),  Coxckievirus di gruppoA  (responsabili delle forme vescicolari  herpangina),

 Epstein barr virus (responsabile della angina monocitica in corso di mononucleosi ),

 coxackievirus A16 , (CVA16)  e enterovirus 71 (EV71) ( responsabili della malattia mani-piedi-bocca) ma anche i batteri sono  altrettanto spesso entrano in causa nei  seguenti quadri clinici di:

angina eritematosa semplice , eritemato-pultacea , talvolta associate ad ascesso tonsillare (da streptococchi, pneumococchi,  Mycoplasma) 

angina ulcero-necrotica (Plaut-Vincent) (angina determinata da fusospirochete  Fusobatterio fusiforme e Borrelia vincentii tipico quadro clinico di “bocca da trincea” .Questa angina va differenziata dalla angina monocitica, dal carcinoma della tonsilla e dalla S. di Kaposi).

 angina difterica determinata dal bacillo Corynebacterium diphtheriae.

angina bolloso emorragica (a causa traumatica in pazienti scoagulati il quadro clinico puo’ essere più significativo con bolle ematiche più importanti, ma che una volta svuotate si risolvono e guariscono in 1 giorno) da distinguere comunque  dal penfigo o dal penfigoide delle membrane mucose.

La patologia infiammatoria faringotonsillare è sempre o quasi  associata  a febbre, faringodinia,  spesso a linfoadenopatie lat-cervicale ed astenia per la difficoltà del paziente ad alimentarsi.

Il paziente è sofferente per il forte dolore faringeo spesso irradiato all’orecchio, la disfagia dolorosa pallido e debilitato soprattutto se già sottoposto a terapia senza successo.

I quadri clinici sopra descritti possono apparire, all’esame obiettivo , talvolta molto simili tra di loro, per questo vanno subito valutati da un  clinico esperto che sappia far diagnosi differenziale per allestire una terapia mirata che può in certi casi basarsi solo

sull’idratazione, l’antipiretico ed il riposo altre volte su terapia antibiotica mirata per bocca o per via intramuscolare o endovenosa associata a cortisone. Nel caso di ascesso tonsillare va eseguita una puntura evacuativa e il ricovero in un reparto di degenza in Ospedale.

Lo specialista otorinolaringoiatra, si avvale spesso di esami ematochimici: Emocromo+Fl, test della flogosi specifica tonsillare ed aspecifica, e test sierologici ( Anticorpi anti: EBV (IgG, IgM, CMV( IgG,IgM) Mycoplasma (IgG, IgM) Herpes , Paramixovirus ( IgG, IgM (morbillo), Anticorpi anti-Streptodnasi B, ASLO, ect esame urine.

Tampone faringeo.

Studio Tc massiccio-facciale -collo con mdc  in casi di ascessi e linfoadenopatie ascessualizzate, flemmoni  sottomandibolari (angina di Ludwig) o sospetto di patologia neoplastica.

Nel caso di angine ricorrenti, o nel caso di ascesso tonsillare che limitano l’attività socio-lavorativa, debilitanto il paziente e lo vedono costretto a continui cicli di terapia antibiotica viene indicato l’intervento di tonsillectomia per dissezione

Micosi del cavo orale e orofaringe (Candida Albicans Aspergillus) più facilmente riscontrabili, in pazienti che sono stati sottoposti ad antibiotico terapie prolungate, nei pazienti immunodefedati affetti da patologia neoplastica del distretto cervico-facciale e neoplastica  gastroesofagea  gastro-esofagea,  nei diabetici, portatori di protesi mobili, radiotrattati. Viene fatta diagnosi anche mediante tampone e trattamento con antimicotico mirati.

Tra la patologia benigna del cavo-orale-orofaringe si possono riscontrare:

Cisti da suzione mucosa labiale o geniena

Leucoplachie,  eritroleucoplachie, precancerosi, indicata l’exeresi-biopsia.

Lichen planum

Papillomi

Afte

Fibromi, lipomi,

adenomi delle ghiandole salivari minori

Ranula

Tra la  patologia malformativa:
Ugola bifida

Palatoschisi

Frenulo corto

Ugola allungata ,

Dolico-mega-uvola

Tra la patologia neoplastica maligna il carcinoma squamocellulare

è il tumore di più comune riscontro ed è  più frequente nei fumatori, nei pazienti che abusano di alcool e dove l’igiene orale è scarsa, nei portatori di papilloma virus  e nei pazienti  l’esposti ad agenti alchilanti, idrocarburi aromatici ed amine aromatiche.

Spesso le forme maligne sono precedute da modificazioni dell’epitelio tra cui le displasie (lievi, moderate e severe con carcinoma in situ).

Tra i tumori del cavo orale quelli più comuni sono quelli della lingua (circa il 50%) seguiti da quelli di altre sedi tra cui labbra (14%)

pavimento orale (14%), guancia, trigono retro molare e palato duro (6%) e della gengiva (3%).

Le metastasi linfonodali laterocervicali si riscontrano in oltre il 50% dei casi

A livello orofaringeo più colpite sono le tonsille.

Le neoplasie maligne tonsillari derivano spesso dal tessuto linforeticolare e comprendono i linfomi non Hodgkin a grandi cellule B, più rare le forme a piccole cellule B tipo MALT, il linfoma di Burkitt ed il linfoma linfoblastico. Anche in questo caso è frequente il coinvolgimento linfonodale (60%).

Nelle fasi iniziali dei tumori del cavo orale il paziente lamenterà difficoltà ai movimenti della lingua e nella deglutizione per la presenza della neoformazione dura scarsamente dolente. Successivamente la lesione si ulcera e compare dolore, alitosi, scialorrea odinofagia fino al trisma

In entrambi i casi è necessaria una diagnosi precoce con biopsia e trattamento chirurgico con o senza ricostruzione con lembo (di platisma, gran pettorale, lembo libero microvascolare osteo-miocutaneo di radio o tibia ) e /o Radio-Chemioterapico.